La storia del cappello








Il cappello è un capo di abbigliamento destinato a coprire in modo parziale o totale la testa.


Serve per proteggersi dal freddo o dalla pioggia ma anche per uso estetico o per una protezione igienica, oppure ancora a scopi magici e sociali.


È costituito solitamente da una visiera e da una tesa. La tesa copre la base della cupola (la parte del cappello a forma di calotta, o per usare un termine meno specifico, a forma di semicerchio). La visiera è la parte sporgente di alcuni tipi di cappello, solitamente quelli sportivi.


Molti sono i materiali adatti a costituire un cappello, quello universalmente utilizzato è il feltro.


Cenni storici 


Nell'antico Egitto il faraone ricopriva la parrucca con un berretto rosso o una tiara bianca, invece in Mesopotamia erano diffusi turbanti o berretti di pelliccia, così come nell'antica Palestina i sacerdoti ebrei indossavano un cappello conico bianco. Se nell'età minoica le donne cretesi idearono forme varie e bizzarre, nell'antica Grecia e nell'antica Roma invece l'uso del cappello perse ogni importanza.[1]


Durante il Medioevo le donne impreziosivano i cappelli con nastrini colorati intrecciati o con fiori, invece per gli uomini era previsto un grande cappuccio che ricadeva sulle spalle, sostituito dal Trecento da un berretto caratterizzato da un codino che poteva cadere a destra o a sinistra a seconda della posizione politica e sociale. Proprio il Trecento diede le origini al cappello moderno ed il Rinascimento elevò questa usanza grazie alla sontuosità dei materiali e delle forme usati.


Con l'introduzione delle parrucche il cappello assunse dimensioni sempre più mastodontiche e per tutto il Settecento si impose il tricorno con le caratteristiche tre punte. Dopo il breve periodo rivoluzionario che pretese un ritorno alla semplicità, nell'Ottocentoper gli uomini si diffuse una moda sobria, mentre per le donne invece dilagò la bizzarria e la stravaganza.


Nel Novecento nacquero le bombette, le pagliette e il floscio che ebbero una grande popolarità per tutto il secolo.


L'industria del cappello 


Nella seconda metà del XIX secolo l'industria della lavorazione del feltro e della conseguente produzione di cappelli aveva trovato un'importante fioritura a Monza. I numerosi cappellifici monzesi avevano raggiunto grande notorietà, giungendo ad esportare manufatti in tutto il mondo.


Non va dimenticata la Borsalino, azienda di Alessandria produttrice di cappelli esportati in tutto il mondo.






Tipi di copricapo 



§  Acidaro
§  Basco
§  Berretta
§  Bombetta
§  Borsalino o Fedora
§  Camauro
§  Colbacco
§  Chullo
§  Cilindro
§  Cloche
§  Coppola
§  Panama
§  Feluca
§  Fez
§  Fitted
§  Galero
§  Kefiah
§  Kepi
§  Kippah
§  Lobbia
§  Nord-ovest (o sud-ovest)
§  Paglietta
§  Pamela
§  Papalina
§  Pileo
§  Saturno
§  Shakò
§  Shashia
§  Sombrero
§  Tiara
§  Toque (cappello di lana)
§  Tuba
§  Turbante
§  Zucchetto

TRATTO DA







































































































































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